Inoltre quello che caratterizza Thiene dal resto della zona è il Cineforum. Il Cineforum ha in questo momento un’espansione enorme, 400, 500 persone che settimanalmente lo frequentano nella visione del film, che partecipano al dibattito successivo alla proiezione, producono materiale politico e hanno un peso che ricade su tutto il territorio circostante diventando un appuntamento immancabile. Il dibattito che segue la proiezione del film finisce molto spesso per ruotare attorno alle lotte in corso o agli avvenimenti locali e nazionali, continuando nei giorni seguenti nei luoghi di vita e di lavoro dei partecipanti ha una risonanza notevole. Dentro alla gestione del Cineforum ci sono anche i compagni: una parte molto attiva della futura area autonoma in città viene fuori da lì. Diventa un appuntamento fisso anche per l’intervento politico. Ogni giovedì c’è il banchetto con la vendita militante della stampa di area autonoma: Rosso, Senza tregua, A/traverso, Puzz, Controinformazione, Vogliamo tutto, Primo maggio, ecc. Poi si interviene nel dibattito post film, a volte si volantina e si costruiscono nuove relazioni.
Tratto da “Gli autonomi – Vol. 5 – Dalla rivolta di Valdagno alla repressione di Thiene – pag. 39/40 – DeriveApprodi – 2019” di Donato Tagliapietra
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