Sono arrivati in redazione i tre volumi sull’Autonomia operaia meridionale: IX Campania, X Basilicata e Puglia, XI Calabria e Sicilia. Antonio Bove e Francesco Festa hanno ideato e perseguito con tenacia la realizzazione di questa operazione culturale e politica straordinaria.
– I prossimi volumi della serie «Gli autonomi» – Il prossimo marzo pubblicheremo la prima parte (volume VII della serie) de «Autonomia operaia a Genova e in Liguria», a cura di Roberto Demontis e Giorgio Moroni. La seconda parte (volume VIII) sarà pubblicata a giugno.
«Gli autonomi. I “padovani”. Racconti: dagli anni ’80 al G8 di Genova 2001. Vol. IX», di P. Despali, G. De Pieri, M. Gallob, V. Mazza, a cura di Mimmo Sersante –
Il “seguito” di «Gli autonomi. Storia dei collettivi politici veneti per il potere operaio», di Giacomo e Piero Despali, sempre a cura di Mimmo Sersante, pubblicato poco più di un anno fa. Un’occasione, anche, per una approfondita riflessione sulle vicende del G8 di Genova del quale quest’anno ricorre il ventennale.
Come per i precedenti, ultimi, volumi della collana “Gli autonomi” ospitiamo quanto scaturisce dalla pubblicazione di questi primi due volumi della trilogia dedicata all’Autonomia operaia meridionale o meglio ancora, come spieghiamo nella pagina di presentazione che riguarda le regioni meridionali, quella complessa, variegata, ricca e articolata esperienza che si dipana nei territori del sud Italia anche ancor prima dello sviluppo poderoso della stagione delle lotte autonome delle fabbriche del nord.
In questo articolo riportiamo i link degli articoli, delle interviste e delle recensioni che verranno pubblicati e mettiamo a disposizione dei curatori, di chi ha partecipato alla stesura dei testi, dei lettori e di chiunque voglia contribuire alla riflessione e al dibattito, Pragma, come spazio a disposizione per interventi, dibattiti e riflessioni sulla memoria delle progettualità teoriche, politiche e organizzative delle realtà dell’Autonomia operaia del secolo scorso ma è anche uno spazio che “guarda al futuro”, che propone riflessioni, analisi e possibili ipotesi di scenari sulla e della realtà futura, sulle future “contraddizioni di classe”.
Apriamo agli interventi, al dibattito e alle riflessioni che scaturiranno dalla lettura di questi e del seguente volume.
«Se non avessimo il Sud non avremmo preoccupazioni». Anche all’interno della classe operaia, negli anni Settanta, l’idea di un Mezzogiorno come «problema» era molto diffusa. La visione di un Sud «arretrato», in realtà, è sempre stata una mistificazione a uso e consumo delle classi dominanti contro la quale si è scagliata la rivolta delle soggettività autonome che si sono affacciate sul campo di battaglia della politica lungo tutto quel decennio. Le lotte sociali, fuori dalle grandi città, si sono sviluppate in quegli anni nei piccoli centri arroccati sull’Appennino, lungo le coste, nelle campagne teatro di scontri che prendevano il testimone da quei conflitti divampati in tutto il Meridione a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, attraverso i quali il proletariato meridionale aveva conosciuto idee e linguaggi della politica, insieme alla violenza dello Stato repubblicano. Questo volume chiude la trilogia dedicata alle esperienze di autonomia nel Meridione e lancia una sfida alla ricerca futura che a partire da queste testimonianze può provare ad approfondire temi e problemi di una stagione politica intensa, tutt’altro che un pallido riflesso di quanto accadeva nel Nord del Paese e che si è diffusa in maniera capillare nelle terre di Calabria, Puglia, Basilicata, in Sicilia. Esperienze, lotte e idee raccolte per la prima volta in un volume attraverso la pluralità delle voci dei protagonisti di quelle vicende.
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