Gli invisibili
Nanni Balestrini, Gli invisibili, Bompiani, Milano 1987
Ora:
Nanni Balestrini, Gli invisibili, DeriveApprodi, Roma 2004
L’invisibilità è la condizione toccata ai giovani protagonisti della grande fiammata di rivolta sociale che dieci anni fa invadevano le città con i loro cortei interminabili, che irridevano la cultura ufficiale con le loro pratiche alternative, che facevano vivere nelle scuole, nelle fabbriche, nei quartieri il loro scanzonato rifiuto.
Travolti poi dalla reazione al terrorismo, spazzati via dalla scena pubblica e politica, rimossi dalla memoria collettiva della società, frantumati e dissolti in vicende individuali spesso tragiche.
Questo libro ricostruisce attraverso un percorso esemplare la genesi della loro soggettività, il problema della continuità e della rottura col ’68, i passaggi dalla famiglia, alla scuola, al lavoro, via via bruciati dallo sviluppo dell’azione politica, la vita di gruppo che concentra il tempo e i desideri di tutti, gli anni delle grandi lotte sociali e quelli del crollo e della sconfitta, lo spegnersi delle certezze e delle speranze.
L’annullamento nella violenza delle carceri speciali, o per altri nella disperazione della droga, nella fuga, nel suicidio.
Raccontata tutta d’un fiato, la spirale vertiginosa in cui si consuma e si distrugge l’esperienza di una generazione, attraverso un linguaggio immediato e incalzante, articolato su una struttura ritmica e un montaggio visivo agilissimi, ripercorre e interroga una zona del nostro passato ancora recente e bruciante, rende visibile una lealtà storica, politica e umana sommersa ma non cancellata.