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Napoli: il movimento dei disoccupati organizzati

Una del­le tan­te rico­stru­zio­ni del­la nasci­sta e svi­lup­po del movi­men­to dei disoc­cu­pa­ti a Napo­li nel­la sua pri­ma fase di nasci­ta e con­so­li­da­men­to. Lo sguar­do di chi, mili­tan­te dei grup­pi extra­par­la­men­ta­ri, ave­va col­to il feno­me­no dei comi­ta­ti dei disoc­cu­pa­ti come ele­men­to nuo­vo nel pano­ra­ma napoletano.

Fon­te – Biblio­te­che Civi­che di Padova

Comitato Disoccupati Organizzati Napoli

Comitato Disoccupati Organizzati Napoli

Fu agli ini­zi degli anni 70, con la cit­tà umi­lia­ta dal cole­ra, che nel cen­tro sto­ri­co nac­que­ro le pri­me liste dei “sen­za lavo­ro”. Il loro obiet­ti­vo era otte­ne­re la sta­bi­liz­za­zio­ne di fasce del­la popo­la­zio­ne che non si sen­ti­va­no garan­ti­te dal col­lo­ca­men­to sta­ta­le, non si rico­no­sce­va­no nei par­ti­ti tra­di­zio­na­li e nem­me­no nel sin­da­ca­to. “Ci voglio­no far mori­re come le zoc­co­le (i topi, ndr), difen­dia­mo­ci stan­do uni­ti” gri­da­va­no attra­ver­san­do le stra­de in cor­teo. Il pri­mo comi­ta­to si radu­nò in vico Cin­que­san­ti, nel popo­la­re quar­tie­re San Loren­zo, facen­do­si rapi­da­men­te cono­sce­re in tut­ta Ita­lia. Fabri­zia Ramon­di­no dedi­cò loro un libro, men­tre Enzo Gra­gna­niel­lo – che da lì veni­va – chia­mò la sua pri­ma band pro­prio Ban­chi Nuo­vi. “Era una pic­co­la sede, non ave­va­mo mez­zi eco­no­mi­ci. Solo pit­tu­ra e pen­nel­lo per i mani­fe­sti, una tes­se­ra per il cen­si­men­to e le nostre idee da difen­de­re”, rac­con­ta Maria Pia Zan­ni, che per anni è sta­ta in testa ai cor­tei. Fu in quel bugi­gat­to­lo di via Ban­chi Nuo­vi che si con­so­li­dò il “Movi­men­to di lot­ta per il lavo­ro”, la sigla che assun­se la lea­der­ship nei pri­mi anni 80, men­tre Napo­li sta­vol­ta affon­da­va nel­le sab­bie mobi­li del dopo ter­re­mo­to. “Il movi­men­to” rac­con­ta oggi Maria Pia “riu­ni­va miglia­ia di per­so­ne. Gli ulti­mi degli ulti­mi, attra­ver­so di noi, ave­va­no una voce. Attor­no a que­sta espe­rien­za si sono ritro­va­te tan­te per­so­ne che han­no sapu­to rimet­ter­si in gio­co a costo di enor­mi sacri­fi­ci. Le più corag­gio­se era­no le don­ne”. Maria Pia Zan­ni si sen­te anco­ra una di loro: “Nel movi­men­to sono cre­sciu­ta e anche oggi mi ci sen­to den­tro a pie­no titolo”

Trat­to da “… il rac­con­to di 40 anni sul­la stra­da” di Dario Del Por­to

Foto di Ric­car­do Siano

Mani­fe­sta­zio­ne dei disoc­cu­pa­ti orga­niz­za­ti a Napo­li Luglio 1976 – foto anonima
Tes­se­ra del Comi­ta­to Disoc­cu­pa­ti Orga­niz­za­ti del quar­tie­re Stella-Sanità

1976_​Napoli_​Manifestazione del Coor­di­na­men­to Disoc­cu­pa­ti Orga­niz­za­ti nel­le stra­de cit­ta­di­ne di Napoli

VOGLIAMO TUTTO n°2 – nuova serie

per una ini­zia­ti­va pro­le­ta­ria a Napo­li e nel sud

  • Som­ma­rio
  • edi­to­ria­le sot­to for­ma di inter­ven­to pag.2
  • disoc­cu­pa­ti: un nuo­vo movi­men­to pag.3
  • Caser­ta: alcu­ne note pag.3
  • sui pro­get­ti di “rifor­ma” del col­lo­ca­men­to pag.4
  • c.d.o. “25 giu­gno” pag.5
  • lot­te per la casa pag.6
  • recen­sio­ne: un libro su una cit­tà “par­ti­co­la­re” a pro­po­si­to di “Poli­ti­che ter­ri­to­ria­li e Cit­tà meri­dio­na­li” pag.7
  • nuclea­re: bilan­cio di un anno di lavo­ro pag.7
  • magaz­zi­no pag.8
  • napo­li: una pro­po­sta pag.10
  • il “new deal” repres­si­vo pag.11
  • dal lager di tra­ni pag.12
  • il ritor­no del­la leg­gen­da pag.14
  • polo­nia: per­cor­si del­la sog­get­ti­vi­tà ope­ra­ia pag.16

‘O terramoto – Foglio dei comitati senzatetto e occupanti di Napoli

Con­tro i pro­prie­ta­ri assen­tei­sti, con­tro la pro­prie­tà pri­va­ta: acqui­si­zio­ne socia­le del patri­mo­nio edi­li­zio del cen­tro storico

No alle depor­ta­zio­ni di mas­sa: con­trol­lo e deci­sio­ne sul­la rico­stru­zio­ne da par­te del proletariato

Uni­tà di tut­te le sezio­ni di clas­se: ter­re­mo­ta­ti, sen­za tet­to, disoc­cu­pa­ti, stu­den­ti, ope­rai, don­ne nel­la pro­spet­ti­va di un con­tro­po­te­re proletario

Rove­scia­men­to del­la stuc­che­vo­le que­stio­ne meri­dio­na­le sul­la base del­le espe­rien­ze, del­le idee e del­le gam­be del­la gente

  • Via Sal­va­tor Rosa n. 70: chi spe­cu­la e chi ruba
  • 167 di Secondigliano
  • E’ pos­si­bi­le crea­re con­tro­po­te­re – Comi­ta­to sen­za tet­to del­la Cai­ro­li e palaz­zo Sagliocco
  • I bas­si del quar­tie­re Avvo­ca­ta e “l’Or­di­ne di Mal­ta” – Un grup­po di pro­le­ta­ri del quar­tie­re Avvocata
  • Oltre 130 per­so­ne al G.B. Vico occupato
  • Da oltre due anni in una scuo­la occupata
  • L’e­spe­rien­za di Poggioreale
  • Fare chia­rez­za – Comi­ta­ti di lot­ta per la casa di Poggioreale
  • Via Dio­cle­zia­no a Fuo­ri­grot­ta: una stra­da ina­bi­ta­bi­le – I com­pa­gni di Via Dio­cle­zia­no a Fuorigrotta

‘O terramoto – Foglio dei comitati senzatetto e occupanti di Napoli – (numero diffuso nella primavera del 1981)

La que­stio­ne urba­ni­sti­ca tra neo­ri­for­mi­smo e biso­gni proletari

I disoc­cu­pa­ti orga­niz­za­ti nel­la tem­pe­sta del­la cri­si capitalista

La repres­sio­ne come arma del­la bor­ghe­sia per sof­fo­ca­re le lot­te proletarie

Pri­mo mag­gio alternativo

  • La cit­tà di tut­ti e non degli inte­res­si di pochi privati
  • La resi­sten­za dei sen­za­tet­to e occu­pan­ti di Napo­li non fini­rà nel nul­la – I com­pa­gni di alcu­ni comi­ta­ti di lot­ta per la casa, sen­za­tet­to e occu­pan­ti di Napoli
  • Ana­li­si e pro­spet­ti­ve di lot­ta dei disoc­cu­pa­ti orga­niz­za­ti a Napoli
  • Pri­mo mag­gio alternativo
  • Repres­sio­ne e lot­ta di classe

il lavoro che manca…IL LAVORO DA CONQUISTARE

Il 18 otto­bre 1983 l’al­lo­ra mini­stro Gian­ni De Miche­lis pre­sen­ta un dise­gno di leg­ge su “Nor­me in mate­ria di ser­vi­zi del­l’im­pie­go, di mobi­li­tà dei lavo­ra­to­ri e di inte­gra­zio­ne sala­ria­le ed effet­tua­zio­ne di espe­ri­men­ti pilo­ta in mate­ria di avvia­men­to al lavo­ro” .

Di fron­te agli “espe­ri­men­ti pilo­ta” si mobi­li­ta il movi­men­to dei disoc­cu­pa­ti che chia­ma una gran­de mani­fe­sta­zio­ne il 20 novem­bre (anni­ver­sa­rio del ter­re­mo­to del 1980) in cui rac­co­glie l’a­de­sio­ne e la par­te­ci­pa­zio­ne di miglia­ia di proletari.