8 Apr, 1969 | Autonomie del Meridione, Documenti, Foto, Stampa di regime
Argomenti:
1969,
Battipaglia,
blocco ferroviario (sud),
Campania,
contropotere (sud),
disoccupazione (sud),
l’Unità (sud),
lotte operaie (sud),
lotte sociali (sud),
moti di Battipaglia (sud),
occupazioni dei municipi (sud),
Partito Comunista Italiano (sud),
repressione (sud),
uso della forza (sud)8 aprile 1969
È sera, in una sala affollatissima si sta svolgendo un consiglio comunale straordinario e con un unico tema di discussione: la minaccia di chiusura dello zuccherificio e del tabacchificio. I cittadini sono lì schierati in prima linea ad ascoltare e – “tabacchine” in testa – a brontolare ad ogni intervento dei consiglieri comunali. Viene proposta per il giorno successivo una manife-stazione di protesta mentre il sindaco e altri delegati si sareb-bero recati a Roma per sollecitare una soluzione della vicenda. Tutti approvano.
9 aprile
Battipaglia è blindata: vari posti di blocco sono stati predisposti dai carabinieri e dalla polizia sulle vie di accesso alla città, con maggiore concentrazione su via Belvedere, all’imbocco/uscita dell’autostrada e al passaggio a livello di via Roma. Il corteo parte da piazza della Repubblica con un percorso prestabilito che include via Roma e via Mazzini ma non Piazza del Popolo (via Italia), là dove sono il Municipio e il commissariato. Ma una parte del corteo si dirige verso il Municipio ed è qui che av-vengono i primi disordini. La polizia, agli ordini del commissario De Masi, comincia a caricare violentemente i manifestanti. Verso mezzogiorno viene occupata la stazione ferroviaria da una cospicua parte di popolazione e alcuni manifestanti si scagliano contro la polizia, lanciando le pietre raccolte tra i binari. Nel frattempo altri manifestanti si scontrano con le forze dell’ordine (compresi i carabinieri) anche allo svincolo autostradale. Molti blindati vengono attaccati e incendiati. I poliziotti cominciano a cedere e ad uscire allo scoperto. Verso le 15 i focolai si concentrano in via Gramsci, all’altezza del Municipio e del Commissariato di PS. Alle 17 si diffonde la notizia di un giovane manifestante in fin di vita, Carmine Citro, e della morte di Teresa Ricciardi, colpita da un proiettile mentre era affacciata al balcone. A queste notizie la rabbia dei manifestanti diventa incontrollabile: il commissariato viene incendiato, i poliziotti e i carabinieri scappano, vengono incendiate anche le camionette e i cellulari della polizia. Al calar della notte la città è in mano ai dimostranti.
10 aprile
La gente riprende a protestare chiedendo il ritiro immediato della polizia da Battipaglia. Per evitare nuovi disordini il sindaco Domenico Vicinanza chiede pubblicamente alla polizia di lasciare la città e di rilasciare tutti i fermati. Le richieste vengono accettate: la polizia se ne va da Battipaglia. In città si ritorna lentamente alla normalità. La rabbia della popolazione ora si sfoga sui giornalisti, rei di aver scritto menzogne e falsità e di aver criminalizzato un’intera comunità spesso occultando i reali motivi della protesta.
11 aprile
Tra due ali di folla commossa si svolgono i funerali di Carmine Citro e Teresa Ricciardi. In serata in piazza della Repubblica si tiene un comizio con molti sindacalisti e politici di vari schieramenti che si alternano sul palco. Tutti sono bombardati da sonori fischi e minacce, molti si rifugiano nella vicina caserma dei carabinieri.
Enzo Castaldi
15 Nov, 1975 | Autonomie del Meridione, Documenti
Una delle tante ricostruzioni della nascista e sviluppo del movimento dei disoccupati a Napoli nella sua prima fase di nascita e consolidamento. Lo sguardo di chi, militante dei gruppi extraparlamentari, aveva colto il fenomeno dei comitati dei disoccupati come elemento nuovo nel panorama napoletano.
Fonte – Biblioteche Civiche di Padova
24 Nov, 1976 | Autonomie del Meridione, I nostri giornali
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1976,
Alfa Sud,
autonomia meridionale (sud),
autonomia operaia (sud),
Campania,
contrabbando (sud),
contropotere operaio (sud),
contropotere proletario (sud),
corsisti (sud),
disoccupazione (sud),
Italsider (sud),
lavoro nero (sud),
lotte autonome operaie (sud),
lotte operaie (sud),
Napoli,
Partito Comunista Italiano (sud),
repressione (sud),
ristrutturazione (sud),
salario garantito (sud),
salario sociale (sud),
Senza Tregua (sud)Note al dibattito su Senza Tregua – Giornale degli operai e dei proletari comunisti – Speciale Novembre 1976
Le lotte del proletariato urbano e lo sviluppo del comando capitalistico
Alfa Sud – Dall’intransigenza all’organizzazione
1 Mag, 1977 | Autonomie del Meridione, I nostri giornali
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1977,
Alfa Sud,
autonomia meridionale (sud),
autonomia operaia (sud),
Campania,
Cirio,
contropotere operaio (sud),
contropotere proletario (sud),
corsisti (sud),
corsisti paramedici (sud),
disoccupazione (sud),
Italsider (sud),
lavoro nero (sud),
lotte autonome operaie (sud),
lotte operaie (sud),
Napoli,
nuclei comunisti organizzati (sud),
Olivetti,
Partito Comunista Italiano (sud),
repressione (sud),
ristrutturazione (sud),
salario garantito (sud),
salario sociale (sud),
Senza Tregua (sud)Contributo su Senza Tregua – Giornale degli operai e dei proletari comunisti – Maggio 1977
Lotte operaie – Alfa Sud – Olivetti – Italsider ‑Cirio
L’attacco alla ricchezza sociale
Corsisti paramedici: nuove liste dei disoccupati
Momenti del comando
8 Mag, 1977 | Autonomie del Meridione, I nostri giornali
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1977,
Alfa Sud,
autonomia meridionale (sud),
Basilicata,
Calabria,
Campania,
comitati autonomi per il comunismo (sud),
Comunismo – Giornale degli operai e dei proletari (sud),
controinformazione (sud),
Democrazia Cristiana (sud),
disoccupazione (sud),
emigrazione (sud),
ENEL (sud),
energia nucleare (sud),
Italsider (sud),
lotte autonome operaie (sud),
lotte contadine (sud),
lotte per la casa (sud),
lotte sociali (sud),
Napoli,
Potenza,
proletariato giovanile (sud),
Puglia,
ristrutturazione (sud),
Soccorso Rosso (sud),
Taranto,
terrorismo di Stato (sud)- Sommario
- Per una nuova primavera di lotta
- Democrazia terrorista
- Il terzo numero
- La nostra pratica politica
- La linea sindacale all’Italsider: poveri operai
- Il mese ROSSO del proletariato giovanile
- Il lavoro intellettuale espropriato
- Inchiesta C – per un dibattito sull’inchiesta
- La pratica materiale dell’inchiesta
- Geografia delle aree di sviluppo industriale – dove e a chi vanno i finanziamenti delle Stato
- Appuntamento 7/8 maggio Convegno su: Lotte proletarie ed organizzazione
- Il motore immobile dell’accumulazione. A chi giova l’energia nucleare?
- Per una critica delle lotte al Sud
- Assemblea dei delegati del IV centro siderurgico: intervento di un compagno delegato
- Cosenza: un programma di lavoro
- Taranto: i disoccupati si organizzano in lega
- Da un paese di provincia: storia di emarginazione e di rabbia
- Sembra che il Proletariato Giovanile …
- Una, dieci, cento, mille librerie al sud
- Contributo di un compagno del Soccorso Rosso sulla repressione a Napoli
- La miseria della loro politica criminale
- Riceviamo e pubblichiamo: colonna Mara Cagol – Martino Zicchitella
- Appello per Raffaele Postiglione e Raffaele Romano
9 Gen, 1981 | Autonomie del Meridione, I nostri giornali
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1981,
autonomi napoletani (sud),
autonomia meridionale (sud),
autonomia operaia (sud),
Campania,
comitato disoccupati organizzati Napoli (sud),
contropotere proletario (sud),
disoccupazione (sud),
lotte studentesche (sud),
Meridione,
movimento femminista (sud),
Napoli,
occupazioni delle case (sud),
Poggioreale,
Secondigliano,
speculazione edilizia (sud),
terremoto (sud)Contro i proprietari assenteisti, contro la proprietà privata: acquisizione sociale del patrimonio edilizio del centro storico
No alle deportazioni di massa: controllo e decisione sulla ricostruzione da parte del proletariato
Unità di tutte le sezioni di classe: terremotati, senza tetto, disoccupati, studenti, operai, donne nella prospettiva di un contropotere proletario
Rovesciamento della stucchevole questione meridionale sulla base delle esperienze, delle idee e delle gambe della gente
- Via Salvator Rosa n. 70: chi specula e chi ruba
- 167 di Secondigliano
- E’ possibile creare contropotere – Comitato senza tetto della Cairoli e palazzo Sagliocco
- I bassi del quartiere Avvocata e “l’Ordine di Malta” – Un gruppo di proletari del quartiere Avvocata
- Oltre 130 persone al G.B. Vico occupato
- Da oltre due anni in una scuola occupata
- L’esperienza di Poggioreale
- Fare chiarezza – Comitati di lotta per la casa di Poggioreale
- Via Diocleziano a Fuorigrotta: una strada inabitabile – I compagni di Via Diocleziano a Fuorigrotta
25 Mag, 1981 | Autonomie del Meridione, I nostri giornali
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1981,
autonomi napoletani (sud),
autonomia meridionale (sud),
autonomia operaia (sud),
Campania,
comitato disoccupati organizzati Napoli (sud),
contropotere proletario (sud),
disoccupazione (sud),
lotte studentesche (sud),
Meridione,
movimento femminista (sud),
Napoli,
occupazioni delle case (sud),
Poggioreale,
Secondigliano,
speculazione edilizia (sud),
terremoto (sud)La questione urbanistica tra neoriformismo e bisogni proletari
I disoccupati organizzati nella tempesta della crisi capitalista
La repressione come arma della borghesia per soffocare le lotte proletarie
Primo maggio alternativo
- La città di tutti e non degli interessi di pochi privati
- La resistenza dei senzatetto e occupanti di Napoli non finirà nel nulla – I compagni di alcuni comitati di lotta per la casa, senzatetto e occupanti di Napoli
- Analisi e prospettive di lotta dei disoccupati organizzati a Napoli
- Primo maggio alternativo
- Repressione e lotta di classe
20 Nov, 1986 | Autonomie del Meridione, Manifesti
Argomenti:
1986,
autonomia meridionale (sud),
autonomia proletaria (sud),
Campania,
centro di documentazione ARN – Napoli,
comitato disoccupati organizzati Napoli (sud),
coordinamento di lotta per la casa (sud),
disoccupazione (sud),
lavoro nero (sud),
licenziamenti,
Meridione,
movimento dei disoccupati (sud),
Movimento Disoccupati Organizzati di Napoli (sud),
Napoli,
organizzazione autonoma proletaria (sud),
salario garantito (sud),
salario sociale (sud)Il 18 ottobre 1983 l’allora ministro Gianni De Michelis presenta un disegno di legge su “Norme in materia di servizi dell’impiego, di mobilità dei lavoratori e di integrazione salariale ed effettuazione di esperimenti pilota in materia di avviamento al lavoro” .
Di fronte agli “esperimenti pilota” si mobilita il movimento dei disoccupati che chiama una grande manifestazione il 20 novembre (anniversario del terremoto del 1980) in cui raccoglie l’adesione e la partecipazione di migliaia di proletari.