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La CLASSE – anno 1 n. 0 – Quotidiano delle lotte operaie e studentesche

Potere Operaio del lunedì n°26/38

ROSSO n. 10

gior­na­le den­tro il movimento

  • Edi­to­ria­le
  • Alfa Romeo ‑Un nuo­vo sal­to del­l’au­to­no­mia operaia
  • Lane­ros­si – Ristrut­tu­ra­zio­ne e com­po­si­zio­ne di classe
  • Por­to Mar­ghe­ra – Il dopocontratto
  • Pat Gar­ret e Bil­ly Kid, ovve­ro i con­si­gli del sin­da­ca­to e l’au­to­no­mia operaia
  • Il rifiu­to del lavoro
  • No all’a­bro­ga­zio­ne del divorzio
  • Pari­ni – La poli­ti­ca in mano agli studenti
  • Pado­va – Con­tro la cri­si, con­tro l’in­fla­zio­ne, autoriduzione
  • Mila­no – Poli­tec­ni­co: Auto­no­mia sì, Auto­no­mi­smo no
  • Ma cos’è la famiglia
  • La don­na e la medicina
  • Caro figlio
  • Docu­men­ti – Una, due, tan­te Fiat per risol­ve­re la crisi

PRIMO MAGGIO n° 5

  • 3 Infla­zio­ne e reces­sio­ne. La poli­ti­ca del­la Ban­ca d’I­ta­lia (1969–1974) di Lapo Berti
  • 19 Meno sala­rio, più red­di­to: la Cas­sa inte­gra­zio­ne di Bia­gio Longo
  • 34 Dani­lo Mon­tal­di di S.B.
  • 35 Die­ci anni di lavo­ro con le fon­ti ora­li di Cesa­re Bermani
  • 51 Testi­mo­nian­ze pro­le­ta­rie e sto­ria negli USA di Pep­pi­no Ortoleva 
    • a. Mario Man­zar­do, “Libe­ri cuori”
    • b. Stan Weir, Solo una que­stio­ne di guanti
    • c. Joe Mor­ri­son, La cri­si del ’29 nel rac­con­to di un mina­to­re dell’Indiana
  • 63 Fasci­smo come “rivo­lu­zio­ne dal­l’al­to” di (1920–1925) di Mar­co Revelli
  • 79 La DC: par­ti­to del­la media­zio­ne pra­ti­ca di Bru­nel­lo Mantelli
  • 89 Per la sto­ria del­l’In­ter­na­zio­na­le comu­ni­sta di Ser­gio Bologna

Italia: The Philosopher and the Gendarme

Marie-Blan­che Tahon e André Cor­ten, Ita­lia: The Phi­lo­so­pher and the Gen­dar­me, Pro­cee­dings of the Mon­treal Col­lo­quium , Vlb edi­tor, Mon­treal 1986


Evo­ca­re l’I­ta­lia signi­fi­ca evo­ca­re l’e­su­be­ran­za medi­ter­ra­nea, il buon cibo, il papa­to, la mafia.
Sul pia­no poli­ti­co, è anche la soste­ni­bi­li­tà del­la Demo­cra­zia Cri­stia­na in un con­te­sto di scan­da­li e insta­bi­li­tà; rego­la­men­to di con­ti san­gui­no­so, Bri­ga­te Ros­se …
Ma l’I­ta­lia è anche lot­te ope­ra­ie, svi­lup­po ine­gua­le, colo­nia­li­smo da Nord a Sud, migra­zio­ni inter­ne; è anche cri­si, disoc­cu­pa­zio­ne, man­can­za di futu­ro.
L’I­ta­lia del­la metà degli anni Set­tan­ta è il luo­go dove gli “emar­gi­na­ti”: don­ne, disoc­cu­pa­ti, gio­va­ni, lavo­ra­to­ri “neri” o pre­ca­ri, pro­du­co­no beni, ser­vi­zi … e lot­te , e dove nul­la giu­sti­fi­ca, ai loro occhi, che si pon­go­no, come vor­reb­be il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no, sot­to la dire­zio­ne degli ope­rai tra­di­zio­na­li.
L’I­ta­lia diven­ta allo­ra ter­re­no di lot­te socia­li pro­po­nen­do una via nuo­va, diver­sa da quel­la poli­ti­ca, fuo­ri dai par­ti­ti, più vici­na ai desi­de­ri indi­vi­dua­li, ai pro­ble­mi socia­li, alle aspi­ra­zio­ni spe­ci­fi­che e con­cre­te, sen­za dele­ga di pote­re o rap­pre­sen­tan­za: l’au­to­no­mia!
L’I­ta­lia di fine anni ’70 e ’80, è anche la repres­sio­ne, la pri­gio­nia di intel­let­tua­li, i pro­ces­si flu­via­li, gli impu­ta­ti in gab­bia davan­ti ai loro giu­di­ci, il regi­me di emer­gen­za, le car­ce­ri spe­cia­li, tut­to que­sto in nome del­la “Sicu­rez­za Nazio­na­le”.
È que­sta Ita­lia che vi invi­tia­mo a leg­ge­re e sco­pri­re in que­sto libro.