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ROSSO n°5 ‑nuova serie-

gior­na­le den­tro il movimento

ROSSO per il potere operaio n. 23 – 24

PER IL POTERE OPERAIO

  • I nostri com­pi­ti: LE QUATTRO CAMPAGNE
  • Tori­no – uno scan­da­lo FIAT
  • Roma – pic­chet­ti alla FATME
  • Spe­sa pub­bli­ca e sabotaggio
  • Pado­va – mas­si­fi­ca­re l’il­le­ga­li­tà poli­ti­ca di massa
  • OPERAISMO: vec­chi cor­ti­gia­ni e nuo­vi giullari
  • Medi­ter­ra­neo: anel­lo debo­le del­la cate­na imperialista
  • ROSSO NUCLEARE

ROSSO per il potere operaio n. 25 – 26

PER IL POTERE OPERAIO

ROSSO per il potere operaio n. 29/​30

PER IL POTERE OPERAIO

  • Nuo­vi compiti
  • Alfa Romeo
  • Dopo Moro
  • Sta­ti Uniti
  • Nuclea­re

Italia: The Philosopher and the Gendarme

Marie-Blan­che Tahon e André Cor­ten, Ita­lia: The Phi­lo­so­pher and the Gen­dar­me, Pro­cee­dings of the Mon­treal Col­lo­quium , Vlb edi­tor, Mon­treal 1986


Evo­ca­re l’I­ta­lia signi­fi­ca evo­ca­re l’e­su­be­ran­za medi­ter­ra­nea, il buon cibo, il papa­to, la mafia.
Sul pia­no poli­ti­co, è anche la soste­ni­bi­li­tà del­la Demo­cra­zia Cri­stia­na in un con­te­sto di scan­da­li e insta­bi­li­tà; rego­la­men­to di con­ti san­gui­no­so, Bri­ga­te Ros­se …
Ma l’I­ta­lia è anche lot­te ope­ra­ie, svi­lup­po ine­gua­le, colo­nia­li­smo da Nord a Sud, migra­zio­ni inter­ne; è anche cri­si, disoc­cu­pa­zio­ne, man­can­za di futu­ro.
L’I­ta­lia del­la metà degli anni Set­tan­ta è il luo­go dove gli “emar­gi­na­ti”: don­ne, disoc­cu­pa­ti, gio­va­ni, lavo­ra­to­ri “neri” o pre­ca­ri, pro­du­co­no beni, ser­vi­zi … e lot­te , e dove nul­la giu­sti­fi­ca, ai loro occhi, che si pon­go­no, come vor­reb­be il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no, sot­to la dire­zio­ne degli ope­rai tra­di­zio­na­li.
L’I­ta­lia diven­ta allo­ra ter­re­no di lot­te socia­li pro­po­nen­do una via nuo­va, diver­sa da quel­la poli­ti­ca, fuo­ri dai par­ti­ti, più vici­na ai desi­de­ri indi­vi­dua­li, ai pro­ble­mi socia­li, alle aspi­ra­zio­ni spe­ci­fi­che e con­cre­te, sen­za dele­ga di pote­re o rap­pre­sen­tan­za: l’au­to­no­mia!
L’I­ta­lia di fine anni ’70 e ’80, è anche la repres­sio­ne, la pri­gio­nia di intel­let­tua­li, i pro­ces­si flu­via­li, gli impu­ta­ti in gab­bia davan­ti ai loro giu­di­ci, il regi­me di emer­gen­za, le car­ce­ri spe­cia­li, tut­to que­sto in nome del­la “Sicu­rez­za Nazio­na­le”.
È que­sta Ita­lia che vi invi­tia­mo a leg­ge­re e sco­pri­re in que­sto libro.